I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA)

COSA SONO E A CHE SERVONO

I Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) rappresentano un importante ed autorevole strumento di verifica che può essere utilizzato da tutte le organizzazioni, sia pubbliche che private, per analizzare e migliorare le performance ambientali delle proprie attività e dei propri servizi.

La nascita di questi sistemi è riconducibile ad una variazione dei principi ispiratori della politica ambientale europea che a partire dagli anni novanta ha visto il progressivo affermarsi, accanto ai tradizionali sistemi di “comando e controllo” (fondati sul rigido rispetto di standard normativi ambientali e sul controllo della loro applicazione), di nuove modalità di tutela dell’ambiente rapportate alle regole del mercato, confidando nella possibilità di coniugare ambiente e competitività delle imprese secondo i principi di uno sviluppo sostenibile.

L’adozione di un SGA è volontaria e rappresenta una scelta strategica importante che deve essere attentamente valutata. La scelta di implementare un SGA rappresenta infatti un’assunzione di impegno da parte dell’organizzazione, finalizzata a garantire la tutela dell’ambiente oltre il rigido rispetto della normativa, in un ambito di trasparenza nei confronti dei diversi portatori di interessi che interagiscono con l’organizzazione medesima (clienti, fornitori, dipendenti, cittadini, pubbliche amministrazioni, istituti di credito, ecc.).

In genere la gestione degli aspetti e degli impatti ambientali finalizzata a ridurre e prevenire l’inquinamento viene percepita dalle imprese come un costo derivante da attività quali lo smaltimento dei rifiuti, la manutenzione degli impianti di depurazione acque e abbattimento fumi, la bonifica e il ripristino di siti, ecc., e solo raramente viene considerata come un opportunità. L’adozione di uno SGA può invece consentire la riduzione di una serie di costi quali ad esempio quelli derivanti dalla gestione dei rifiuti, dal consumo di acqua, dalla depurazione di effluenti, dal consumo di energia elettrica, dall’acquisto di materie prime, nonché quelli dei premi assicurativi.

Altri benefici possono derivare dall’ottimizzazione delle materie prime (es. riutilizzo degli scarti) e dalla creazione di un’immagine “verde” dell’impresa che contribuisce a migliorare i rapporti con le comunità locali e le PA e ad aumentare il livello competitivo (sono infatti sempre di più i mercati che riconoscono un valore alle certificazioni/registrazioni ambientali). L’impostazione dei SGA è riconducibile al cosiddetto “Ciclo di Deming” o “Ciclo PDCA”, teorizzato in Giappone negli anni ‘50, motore unico di tutti i processi di miglioramento continuo.
  • P = PLAN: pianificare a fondo prima di agire
  • D = DO: mettere in atto le azioni studiate
  • C = CHECK: verificare l’esito delle azioni
  • A = ACT: standardizzare e ripetere il processo se l’esito non è stato positivo
Attraverso il monitoraggio delle attività e il successivo esame dei risultati ottenuti e degli errori rilevati (non conformità), è possibile innescare una spirale virtuosa che porta al miglioramento continuo dell’organizzazione che ha adottato un siffatto sistema.
schema 2

L’obiettivo di un sistema di gestione ambientale è definire volontariamente dei traguardi per migliorare continuamente e prevenire gli effetti ambientali delle attività della propria organizzazione.

In particolare l’adozione di un SGA aiuta l’impresa a:

valutare come le proprie attività impattano sull’ambiente e come da queste possano derivare effetti negativi per il proprio business;

identificare e valutare la probabilità e la dimensione dei propri rischi ambientali;

individuare i principali punti di forza e di debolezza dell’impresa dal punto di vista legislativo, tecnico e organizzativo;

stabilire i principi che dovranno guidare l’approccio dell’impresa alle sue responsabilità ambientali;

stabilire a breve, medio, lungo termine obiettivi di performance ambientale nel contesto di un’analisi costi/benefici;

individuare le risorse umane ed economiche necessarie per conseguite gli obiettivi stabiliti;

elaborare procedure per assicurare che ogni addetto svolga la propria attività riducendo o eliminando gli eventuali impatti sull’ambiente;

comunicare responsabilità e istruzioni ai vari livelli dell’organizzazione e formare gli addetti per una maggiore efficienza;

misurare le proprie performance ambientali relative agli obiettivi stabiliti, apportando ove necessario adeguate modifiche;

svolgere i propri processi in maniera più efficiente grazie ad una gestione più controllata e finalizzata alla riduzione degli sprechi;

comunicare internamente ed esternamente i risultati conseguiti al fine di motivare tutte le persone coinvolte al miglioramento continuo.

I principali standard per l’implementazione di un SGA sono due e precisamente:

la Norma UNI EN ISO 14001:20

il Regolamento Comunitario 1221/2009 (Eco Management and Audit Scheme)

La Norma UNI EN ISO 14001 è una norma internazionale applicabile a tutte le organizzazioni, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale.


EMAS è un Regolamento comunitario che riconosce il raggiungimento di risultati di eccellenza nel miglioramento ambientale.


E’ opportuno ricordare che il Regolamento EMAS ha integrato le procedure per la registrazione EMAS con quelle dello standard ISO 14001. In questo modo la certificazione ISO 14001 può facilmente rappresentare un passo preliminare (ma ovviamente non obbligatorio) nel percorso finalizzato all’ottenimento della registrazione EMAS.

Entrambi gli standard consentono alle organizzazioni di:

implementare un SGA che consenta il progressivo miglioramento delle prestazioni ambientali;


consentire la valutazione e la verifica (audit) del SGA sia a soggetti interni che esterni all’organizzazione;


fornire mezzi credibili per fornire informazioni sugli aspetti ambientali delle proprie attività e dei propri prodotti.

Benefici e costi per l’introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale

La realizzazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) in un’impresa richiede, innanzitutto, la consapevolezza da parte della Direzione aziendale che la salvaguardia dell’ambiente è una componente importante della strategia dell’impresa. Solo con questa convinzione, la Direzione può dare il supporto necessario nel sostenere lo sforzo che le strutture dell’impresa devono compiere per percorrere l’intero cammino che è richiesto per applicare e, soprattutto, mantenere attivo il SGA.


Questo significa che il processo di attuazione di un sistema di gestione ambientale inizia con una decisione della Direzione, ma poi deve necessariamente diffondersi in tutta l’impresa.


I fattori di pressione che spingono le organizzazioni ad adottare un SGA possono essere di carattere interno o esterno, come ad esempio:

a. la maggiore cultura ambientale di diversi attori sociali, quali la pubblica amministrazione, i cittadini, i mass media, le associazioni ambientaliste;

b. la crescente domanda, da parte dei consumatori finali, di prodotti non solo ad alta prestazione, ma anche sicuri e prodotti con tecnologie rispettose dell’ambiente;

c. le esigenze di banche, azionisti e investitori, che richiedono sempre più spesso maggiori garanzie di una corretta gestione anche dal punto di vista ambientale, minimizzando così la possibilità di rischi di incidenti ambientali;

d. la crescente globalizzazione dei mercati, che induce le organizzazioni ad adeguarsi agli strumenti di gestione adottati da concorrenti e clienti;

e. le iniziative promosse dalle istituzioni, come fortemente sollecitato nel Regolamento CE n. 1221/2009 (accesso facilitato a informazioni, fondi di sostegno e appalti pubblici, assistenza tecnica, implementazione in distretti di organizzazioni);

f. l’esigenza, da parte delle organizzazioni, di comunicare all’esterno le proprie prestazioni ambientali e gli sforzi compiuti nell’ambito della gestione ambientale.

Il primo e immediato beneficio per le aziende che introducono un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001 o il Regolamento europeo EMAS sta nel dotarsi di un’impostazione sistematica e pianificata per la gestione dei propri aspetti ambientali che determina una maggiore capacità di orientare, operare e decidere. La definizione dei ruoli e delle responsabilità interne permette una maggiore efficienza organizzativa, anche in termini di rapporto costi/benefici.


Un SGA ha come obiettivo principale quello di promuovere nelle aziende costanti miglioramenti delle prestazioni ambientali delle attività e di garantire la conformità normativa, attraverso l’introduzione e l’attuazione di politiche, di programmi e di sistemi organizzativi all’interno dei propri siti, anche verificando attraverso degli audit ambientali interni l’efficienza del sistema complessivo.


La continua attenzione al raggiungimento delle prestazioni ambientali ottenibili con le migliori tecnologie disponibili per la protezione ambientale e l’adozione di procedure gestionali, di istruzioni operative e di attività di controllo degli aspetti ambientali del processo produttivo consentono di ottenere una serie di benefici tra i quali:

la riduzione di alcuni costi imputabili a: energia elettrica; gestione (raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento) dei rifiuti; consumo d’acqua; depurazione e scarico di effluenti; acquisto di materie prime e imballaggi; premi assicurativi;

la prevenzione di costi necessari per il risanamento a posteriori di aree contaminate per emissioni anomale, perdite e incidenti.

Altri benefici di tipo indiretto sono legati alla riduzione dei costi relativi a sanzioni amministrative e alla eventuale chiusura degli impianti per violazioni normative in campo ambientale.


La certificazione ambientale permette di migliorare i rapporti con vari soggetti (banche e mercato finanziario) i quali sempre più spesso introducono, nelle loro procedure di concessione di credito, un’attenta analisi del rischio ambientale cui l’impresa è esposta. Infatti tale rischio incide sulle aziende sia a livello reddituale, attraverso l’incremento di alcune voci di costo (smaltimento rifiuti, bonifiche ambientali, sanzioni amministrative, e altri) sia a livello patrimoniale potendo compromettere il valore di alcune attività, che possono costituire garanzie per i finanziatori.


Un atteggiamento attivo verso la tutela dell’ambiente prevede l’introduzione di innovazioni che coinvolgono non solo gli aspetti strettamente ambientali, ma più in generale accrescono la competitività dell’impresa che può affrontare il mercato con prodotti e processi all’avanguardia. Inoltre, in un mercato sempre più attento alle caratteristiche ambientali dei prodotti e dei servizi, un’azienda con una “immagine verde” può differenziarsi positivamente dai propri competitori. Così facendo le aziende sono in grado spesso di raggiungere nuovi mercati con prodotti che tengono conto anche della cultura ambientale della domanda, che si esprime talvolta anche con una maggiore disponibilità a pagare anche un “plus” per le caratteristiche eco-compatibili dei prodotti, come dimostrato negli ultimi anni da diverse ricerche svolte presso i consumatori.


Il mercato è diffidente verso posizioni ambientali percepite come “ingannevoli”, per cui le affermazioni di carattere ambientale da parte di un’impresa necessitano di attendibilità e veridicità. Con l’adozione di un SGA certificato, l’organizzazione presenta informazioni garantite da una verifica da parte di un organismo terzo accreditato.


Un altro aspetto importante del SGA è la trasparenza, sia internamente che all’esterno dell’azienda.


La pubblicazione di informazioni relative alle proprie prestazioni ambientali ha lo scopo di stabilire e/o consolidare un rapporto con la collettività basato sulla fiducia in modo da favorire anche i contatti con le autorità competenti. Come dimostrato in alcuni casi, questo atteggiamento può portare alla riduzione dei tempi e degli aggravi burocratici per l’ottenimento delle autorizzazioni e delle licenze necessarie all’attività del sito. Inoltre, con il miglioramento dell’immagine è possibile ottenere il sostegno e l’approvazione della collettività, sempre più necessari per il consolidamento dell’azienda nel territorio.


A fronte dei molteplici benefici, spesso avvertiti solo nel medio-lungo termine, devono essere presi in considerazione una serie di costi correlati all’introduzione di un sistema di gestione ambientale e agli interventi di miglioramento resi necessari dalla valutazione della situazione iniziale dell’organizzazione. Questi costi, di entità variabile in funzione della dimensione, delle caratteristiche tecniche e organizzative sono essenzialmente:

costi per investimenti o interventi tecnici su processi, prodotti, impianti, apparecchiature di controllo e sistemi di abbattimento, atti a contenere le emissioni nell’ambiente e a migliorare la sicurezza di lavoro e di processo;

costi per l’adeguamento alla normativa ambientale vigente;

costi per il monitoraggio dell’ambiente esterno e interno alla fabbrica;

costi per la formazione e l’aggiornamento del personale;


costi per eventuali consulenze esterne;


costi per la gestione della comunicazione e dei rapporti con il territorio.

Accanto ai costi di tipo economico, si devono considerare anche “costi interni” riconducibili agli sforzi organizzativi della fase di introduzione e mantenimento successivo del Sistema di Gestione Ambientale, che comprendono l’impegno di tempo e di risorse umane interne all’organizzazione, la formalizzazione in procedure e istruzioni operative di prassi esistenti, nonché l’impegno da parte della Direzione e di tutto il personale.