IL DISTRETTO CHIMICO ED INDUSTRIALE DI RAVENNA

Caratteristiche del Distretto Produttivo

Il Distretto Produttivo di Ravenna è costituito dall’unione di realtà e ambiti produttivi differenti fra loro, accomunati dall’ubicazione nel medesimo sito industriale-portuale di Ravenna e da una serie di servizi e infrastrutture comuni e programmi di monitoraggio ambientale gestiti in modo unitario e consortile.


La zona industriale e portuale di Ravenna si sviluppa a sinistra del Canale Candiano, in vicinanza della città di Ravenna e dei vicini lidi ravennati. Tutta l’area industriale è situata in un ambiente territoriale “sensibile” e di particolare complessità per la presenza della zona turistica lungo la costa, di un sistema idrico caratterizzato dalle Pialasse Baiona e Piomboni e di una pineta. La città di Ravenna è situata in direzione sud-ovest a pochi chilometri dall’area industriale che all’estremità nord/nord-ovest confina con il Parco del Delta del Po.


La zona industriale e portuale comprende al suo interno un Sito produttivo multi-societario, ovvero l’ex petrolchimico Enichem, caratterizzato dalla presenza di imprese produttive con processi e servizi eterogenei, principalmente nell’ambito della chimica e della petrolchimica, ma anche servizi di produzione energia e trattamento rifiuti.
Nella seguente immagine si individua l’area portuale-industriale, evidenziata in rosso, e l’area del sito multi-societario, in giallo, all’interno del territorio del Comune di Ravenna:

Figura 2 – Immagine dell’area portuale-industriale di Ravenna, con identificazione del Distretto Produttivo (in rosso) e del sito multi-societario ex-Enichem (in giallo)

La costruzione dell’insediamento multi-societario cosiddetto ex-Enichem, allora ANIC, risale alla fine degli anni ’50 per la scoperta da parte di AGIP MINERARIA di un grosso giacimento di gas naturale al largo della costa romagnola. Per quanto riguarda lo sviluppo nel polo petrolchimico del sito-multisocietario, nato come un unico insediamento ANIC, è da notare che, a seguito della dinamica che ha negli anni recenti caratterizzato l’evoluzione dell’industria chimica inserita nell’ambito delle partecipazioni statali, non è più riscontrabile l’originale unitarietà gestionale, ma il complesso delle attività è ora gestito da società diverse con una propria autonomia organizzativa e non più riconducibile ad un unico centro decisionale e di responsabilità.

Infatti, il Distretto Produttivo, che comprende il sito multi-societario e parte dell’area industriale-portuale di Ravenna, presenta processi produttivi e categorie di servizi fra loro eterogenei che possono essere schematizzati nei seguenti ambiti produttivi:

due centrali termoelettriche (Enipower, che rientra nel sito multi-societario, ed Enel Produzione con la centrale Teodora);

un importante polo chimico e petrolchimico;

un complesso di aziende del settore agroalimentare sia produttive (oli alimentari e farine per uso zootecnico) che di servizio (fertilizzanti e cerealicoli);

aziende del settore metallurgico e di prodotti siderurgici;

alcune aziende afferenti alle produzioni di cemento e di prodotti per l’edilizia e la ceramica;

due complessi impiantistici a servizio delle attività insediate nel sito multisocietario con la finalità principale di trattare reflui e rifiuti prodotti dall’insediamento chimico-industriale;

una molteplicità di attività a servizio del porto (società di logistica e movimentazione cantieri, armatori, spedizionieri, lavaggi, agenzie marittime, etc.).

Per fare fronte alle necessità logistiche, l’area è dotata di un bacino portuale, situato lungo il Canale Candiano, che collega Ravenna al mare Adriatico, per l’attracco di navi fino a 40.000 tonnellate. L’area portuale è costituita da circa 16 km di banchine, attrezzate con adeguate strutture per il carico/scarico e per la movimentazione delle merci, e inoltre dispone di piazzali e magazzini per lo stoccaggio delle merci in arrivo.

Le infrastrutture all’interno dell’area prevedono anche 55 km di rete ferroviaria e oltre 25 km di rete stradale interna, che consentono un’efficiente movimentazione sia all’interno sia all’esterno dell’area stessa. I trasporti navali sono consentiti dal Porto Canale, che si sviluppa per circa 11 km, collegando Ravenna al mare.
Le principali reti stradali che collegano l’area portuale-industriale sono:

la SS 309 Romea, collegante Ravenna con Mestre e Venezia;

la SS 16 Adriatica Nord, collegante Ravenna con Ferrara;

l’A14 Bologna-Ancona e la SP 253 S. Vitale, che collegano Ravenna a Bologna e ad Ancona;

la SS 67 Tosco-Romagnola, con cui Ravenna è collegata a Forlì e a Firenze;

la ex SS 71 Umbro-Casentinese-Romagnola, collegante Ravenna a Cesena e poi al territorio umbro e toscano;

la E45, che connette Ravenna a Orte-Roma;

la SS 16 Adriatica Sud, collegante Ravenna a Rimini.

una molteplicità di attività a servizio del porto (società di logistica e movimentazione cantieri, armatori, spedizionieri, lavaggi, agenzie marittime, etc.).

La rete ferroviaria è costituita dalle linee di collegamento di Ravenna con Bologna, Ferrara e Rimini. Lo scalo ferroviario di Ravenna è dotato di binari di carico, scarico e sosta e di nove raccordi esterni per le necessità di varie industrie. Le merci movimentate sono in prevalenza coils, prodotti chimici, fertilizzanti e cereali. I trasporti navali sono consentiti dal Porto Canale, che si sviluppa per circa 11 km, collegando Ravenna al mare: grazie al volume di merci movimentate, Ravenna si colloca al terzo posto su scala nazionale, dopo Genova e Venezia.

Il Distretto Produttivo e gli strumenti di pianificazione territoriale

Nella definizione del campo di applicazione del Distretto Produttivo per l’Associazione EMAS Ravenna è stata presa in considerazione sia l’ubicazione geografica delle attività produttive industriali nel territorio della Provincia di Ravenna, che quanto stabilito dagli strumenti di pianificazione territoriale.

In particolare, l’area industriale e portuale di Ravenna è definita e individuata come “Ambito produttivo di rilievo sovracomunale”, nello specifico Ambito Produttivo n.21, dal principale strumento di pianificazione territoriale provinciale, ovvero il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Ravenna approvato con D.C.P. n. 9 del 28/02/2006, che esprime le linee d’intervento riguardanti il territorio e l’ambiente nelle aree provinciali.

Rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, nello specifico il Piano Strutturale Comunale (PSC), le Aziende del Distretto Produttivo aderenti all’Associazione EMAS Ravenna sono ubicate nelle zone appartenenti allo “Spazio portuale” e, in particolare, nelle “Aree di ristrutturazione per attività industriali e produttive portuali”. Tali aree sono soggette a riconversione produttiva basata su processi tecnologicamente avanzati, con impatto ambientale ridotto e controllabile, e dunque a ristrutturazione urbanistica a basso impatto ambientale.

Figura 3 – Planimetria estratta dalla Tavola 33 41 del POC (Piano Operativo Comunale) e immagine satellitare con l’individuazione dell’area