LE RETI DI MONITORAGGIO

I SERVIZI

La zona industriale si configura a tutti gli effetti come polo integrato non solamente dal punto di vista dei servizi connessi alle attività produttive, ma anche per le reti di monitoraggio della qualità dell’aria e della falda freatica. Tali reti e la loro gestione unitaria sono il frutto di accordi volontari, fra le industrie e gli enti locali, volti al miglioramento ambientale dell’area,

Monitoraggio della falda

Nel sito multisocietario è presente una rete costituita da piezometri realizzati nell’ambito del “Progetto falda superficiale di sito” che impegna tutte le società coinsediate nel progetto e nella realizzazione della caratterizzazione della falda.
La rete di monitoraggio di sito, ormai è costituita da 201 piezometri tra cui 123 piezometri superficiali e 78 piezometri profondi.

Monitoraggio qualità dell’aria

Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell’aria, è operante una rete di rilevamento privata estesa al territorio comunale, gestita da RSI, che si va ad integrare con la rete di controllo pubblica gestita da ARPAE.
Nel territorio della provincia di Ravenna la rete pubblica di monitoraggio della qualità dell’aria, di proprietà delle pubbliche Amministrazioni e gestita da ARPAE, è costituita da nove stazioni fisse ed un laboratorio mobile; di queste, cinque sono dislocate nel territorio del Comune di Ravenna, tre a Faenza (a cui si aggiunge una stazione meteo), ed una a Cotignola.
Nel Comune di Ravenna, in prossimità della zona industriale, è operante anche la rete privata, ad integrazione della rete pubblica, costituita da sei stazioni fisse gestite dalla società RSI per conto di un consorzio a cui partecipano le società del polo industriale. I dati rilevati della rete privata sono inviati in tempo reale al centro di calcolo della sezione ARPAE di Ravenna, mentre la validazione dei dati stessi è a carico del gestore.

Servizi ambientali e industriali del Distretto

Dal punto di vista strutturale e dei servizi il Distretto si configura come un “polo integrato” con particolare riguardo al sito multisocietario e alcune imprese adiacenti tecnicamente connesse per alcuni servizi con lo stesso sito.
Gli elementi più rilevanti di infrastrutture comuni sono i seguenti:
centrale termoelettrica che fornisce energia elettrica e vapore a tutte le società coinsediate;
sistema fognario unitario di acque inorganiche per tutte le società coinsediate,;
rete torce di stabilimento gestita dal medesimo gestore consortile;
rete di raccolta degli sfiati continui di processo e forno di incenerimento (la prima gestita dal medesimo gestore consortile, ed il secondo dalla società Herambiente);
impianto di trattamento per tutte le acque reflue organiche e inorganiche gestito da Herambiente (nell’impianto TAS);
gestione di alcuni servizi e infrastrutture comuni;
gestione dei pipe-rack di stabilimento;
sicurezza e sistemi monitoraggio ambientale.
Relativamente a quest’ultimo punto la maggioranza delle attività di monitoraggio ambientale sono gestite a livello consortile e integrato.

Approvvigionamento Idrico

Il sistema di approvvigionamento idrico per le aziende del Distretto Produttivo è garantito attraverso:

L’acquedotto civile gestito da HERA S.p.A. che distribuisce sia acqua non potabile di processo, che acqua potabile, il cui trattamento di potabilizzazione è effettuato da Romagna Acque S.p.A.;
L’opera idraulica denominata “Canaletta di adduzione” (in breve “Canaletta”) di RSI. Per l’alimentazione della Canaletta vengono utilizzate due fonti di approvvigionamento:

a) il fiume Reno, la cui portata può essere integrata dalle acque del CER tramite il Canale della Botte, in località San Biagio d’Argenta. Il prelievo dell’acqua dal Reno avviene in località Volta Scirocco ove è collocata la traversa e l’origine della Canaletta stessa;
b) il CER, le cui acque sono immesse in Canaletta dopo il processo di vettoriamento nell’alveo del fiume Lamone ed i canali Carrarino e Fossatone.
Il Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo, ossia il CCER è l’Ente che gestisce il Canale Emiliano Romagnolo, importante opera idraulica che assicura l’approvvigionamento idrico da PO a gran parte delle provincie della Romagna.

Collettamento e trattamento Acque Reflue

Le acque reflue industriali (derivanti dai processi), meteoriche e di dilavamento dell’insediamento multisocietario di Ravenna sono raccolte da una rete fognaria complessa e convogliate al trattamento negli impianti del Centro Ecologico Baiona della società Herambiente.
Il sistema di raccolta delle acque reflue del sito multisocietario è costituito da due aste fognarie, differenti per tipologia di acque reflue vettoriate:

rete acque di processo organiche
rete acque di processo inorganiche,

Per la gestione dei flussi di scarico dei singoli stabilimenti coinsediati verso il l’impianto di trattamento centralizzato è stato definito un regolamento fognario, secondo il quale ogni singola società insediata nel sito, ha identificato i punti di immissione dei propri scarichi di acque reflue industriali nel sistema fognario (pozzetto di consegna).
Le altre imprese aderenti Associazione EMAS Ravenna che non scaricano le acque reflue tramite trattamento all’impianto conferiscono i propri reflui nel Canale Candiano in seguito a trattamento chimico-fisico o trattamento chimico-fisico-biologico presso l’impianto (delle società ENEL Produzione Spa e SAI S.r.l.)

Il forno inceneritore F3, per rifiuti industriali speciali, anche pericolosi, con recupero di calore e produzione di energia elettrica, è dotato di un sistema di trattamento dei fumi che prevede l’abbattimento degli NOx (sistema “DeNOX” di tipo non catalitico), l’abbattimento delle polveri (filtro elettrostatico a 2 campi elettrici in serie), l’abbattimento dei metalli pesanti volatili, dei microinquinanti organoalogenati e l’assorbimento degli SOx, dei gas acidi (HCl, HF) e basici (NH3) in una colonna di lavaggio multistadio ed infine un trattamento in un filtro a maniche con dosaggio di una miscela di calce e carbone, prima dell’immissione in atmosfera. Questo forno ha una potenzialità di 40.000 ton/anno di rifiuti e tratta anche rifiuti provenienti da produttori esterni al Distretto Produttivo.

Trattamento sfiati gassosi

Il sistema “Rete collettamento sfiati – Forno FIS” garantisce il trattamento mediante termodistruzione degli sfiati di processo (sfiati non clorurati continui, discontinui ordinari e di bonifica) degli impianti dell’insediamento multisocietario di Ravenna.
Gli sfiati gassosi di processo provenienti dal sito multisocietario sono trattati presso l’adiacente forno di incenerimento sfiati (FIS) gestito dalla società Herambiente.